Se stai pensando di comprare una nuova caldaia o se devi sostituire la tua, ti troverai sicuramente di fronte ad un bivio: caldaia a gas o a pellet? Ecco la guida definitiva
L’arrivo dell’inverno, l’abbassamento improvviso delle temperature e la crisi energetica ancora in corso, impongono a migliaia di famiglie di fare i conti con la necessità di trovare il giusto compromesso tra il riscaldamento e il risparmio. Come non rinunciare al primo e riuscire ugualmente a risparmiare? Quali sono le caratteristiche che dobbiamo conoscere per scegliere se è più conveniente la prima o la seconda opzione?
Le differenze specifiche
La differenza sostanziale tra le due caldaie è soprattutto il combustibile che verrà impiegato: il metano (per le caldaie a gas) e il pellet. Il primo è al centro del dibattito storico e politico: dallo scoppio della guerra in Ucraina il costo del metano ha subito grandi oscillazioni con prezzi sempre più alti: il metano è il combustibile più utilizzato in Italia e arriva attraverso una rete capillare di distribuzione. Il pellet invece è un combustibile lavorato di origine naturale e richiede uno spazio di stoccaggio in casa perché risulta conveniente se comprato in grandi quantità.
Quanto cosa una caldaia a gas o a pellet?
Partiamo innanzitutto dai costi: la caldaia a pellet ha un costo più elevati: tra i 4000 e i 5000 euro circa, mentre una caldaia a condensazione si aggira tra i 1500 e i 2000 euro. Il principale vantaggio della caldaia a pellet è la praticità: richiede infatti di essere ricaricata al bisogno, e uno dei pochi lavori da eseguire è lo svuotamento del contenitore per le ceneri. La caldaia a condensazione invece ha il grande vantaggio di abbassare la temperatura dei gas di scarico e quindi anche il consumo di combustibile e la diffusione di sostanze nocive come gli ossidi di azoto e il monossido di carbonio.