Nessun condono, ma un motivo ben preciso per cui alcune cartelle saranno stralciate: ecco i motivi e chi potrà beneficiare delle nuove norme.
Per molti un condono massiccio, per altri un chiaro modo per evitare ulteriori spese. La cosiddetta pace fiscale è al centro del dibattito fra chi considera i nuovi interventi un assist a chi non paga le tasse e chi invece analizza numeri e il percorso da fare.
In sostanza in Italia il numero di cartelle esattoriali non riscosse è arrivato alla mostruosa cifra di 1,132 miliardi. Un numero di crediti unico purtroppo in Europa, con una indicazione ben precisa. Sarà fatto di tutto per giungere alla riscossione, soprattutto per dare risposte agli italiani che pagano e porre fine alla lunga lista di chi invece ha problemi con il Fisco. La questione però, è tutta nei numeri. Per le cartelle sotto i mille euro, che saranno azzerate, costa più la riscossione che la cancellazione totale. Lo ha spiegato il ministro Leo, con una valutazione economica che chiarisce quali saranno i prossimi passaggi.
Cartelle esattoriali: via alla rottamazione
Nulla è servito al momento per rientrare nelle mastodontiche spese, che potrebbero costare ulteriori spese per la riscossione. La proposta del governo Meloni è quindi chiara con una spiegazione precisa a chi reputa i taglio dei crediti inferiori ai mille euro una eventualità da scartare. “Saldo e stralcio ter”, prevede infatti il reset totale per chi deve ancora queste cifre, con altri passaggi ormai delineati.
Per chi ancora fa i conti con cifre inferiori ai 2500 euro potrebbe arrivare la possibilità di restituire solo il 20% della cifra. Rateizzazioni previste invece per chi deve sostenere spese più alte. Sarà possibile intervenire online, scegliendo il modo più consono per chiudere i conti. Queste le proposte per arrivare alla pace fiscale, e per evitare che le cartelle con cifre basse diventino un peso maggiore per lo Stato.