Se avete problemi con l’irritabilità del colon nessuna paura, ecco il rimedio naturale tutto italiano per risolvere il problema
Gonfiori addominali, digestione lenta, senso di malessere generale e crampi sono alcuni dei sintomi del disturbo comune a molti, ma una dieta che escludesse completamente il grano sarebbe, secondo i medici, l’ideale per contenere i sintomi del colon irritabile. Ora però non sarà più necessario privarsi di questi prodotti, basterà scegliere il grano giusto.
La sindrome del colon irritabile è un insieme di disturbi intestinali cronici, riferibili al tratto di intestino crasso chiamato colon.
Nota anche come colon irritabile o colite spastica, questa sindrome è estremamente diversa dalle cosiddette malattie infiammatorie intestinali, perché in questa patologia l’intestino appare comunque normale e senza alterazioni di sorta.
La sindrome del colon irritabile è un insieme di disturbi intestinali, che ritroviamo in quella porzione di intestino, è una condizione cronica, che può durare anni e richiedere, proprio a causa della sua lunga durata, un prolungato trattamento. Secondo alcune recenti indagini statistiche, la sindrome del colon irritabile interesserebbe il 15-20% della popolazione che vive nei cosiddetti “Paesi sviluppati”, circa un individuo ogni 5 e avrebbe un’incidenza annua pari all’1-2%. La maggior parte degli individui che soffrono di colite spastica ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Formulare una diagnosi di sindrome del colon irritabile non è per nulla semplice, sono evidenti però i sintomi tipici che consistono in: dolore e crampi all’addome, stipsi, diarrea, gonfiore addominale, meteorismo e muco nelle feci. Il primo rimedio che viene suggerito è una dieta attenta soprattutto nel limitare i prodotti derivati dal grano, ma ora è possibile continuare a mangiare come prima, l’importante è scegliere il grano giusto.
Si chiama Tritordeum, è questo il nome di un nuovo grano di origine spagnola, ma coltivato in Puglia molto efficace nella cura dei sintomi della sindrome del colon irritabile. Secondo le analisi, infatti, questa qualità di grano ha una composizione proteica del glutine differente. Queste spighe contengono più antiossidanti, proteine e fibre delle altre, hanno di conseguenza un minor contenuto in carboidrati e in fruttani rispetto ad altre qualità di grano. Questo è il risultato di uno studio condotto dall’Unità di Ricerca sui Disturbi Funzionali Gastrointestinali dell’Irccs S. De Bellis, Castellana Grotte, in provincia di Bari, coordinata dal dott. Francesco Russo: “I risultati di questa alimentazione, senza l’utilizzo di alcun farmaco o integratore sono stati una significativa riduzione della sintomatologia, un miglioramento complessivo della barriera gastrointestinale come dimostrato dalla diminuzione dell’infiammazione della mucosa intestinale e dalla correzione dello squilibrio della flora batterica in senso fermentativo”. I ricercatori hanno studiato gli effetti del cereale su un gruppo di pazienti che hanno seguito una dieta per 12 settimane, a loro è stata proposta per alcune settimane una dieta che privilegiasse prodotti realizzati con il Tritordeum coltivato in Puglia e i risultati emersi sono molto incoraggianti per la soluzione di questo fastidioso problema.
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