La Uefa scommette sulla tecnologia per eliminare i dubbi. Ma un allenatore sbotta: “Così state rovinando il calcio, creando danni incredibili”.
Chi credeva che l’arrivo del Var annullasse le polemiche arbitrali era un illuso; o per lo meno un inguaribile ottimista. Anche con l’utilizzo delle immagini tv, molti episodi sono rimasti dubbi, alimentando le polemiche degli addetti ai lavori. La situazione, almeno in Champions League, sembrava destinata a migliorare, anche alla luce delle recenti novità tecnologiche.
Alla vigilia della partenza della competizione, Roberto Rosetti, presidente della Commissione Arbitri dell’Uefa, aveva spiegato come, attraverso l’attuazione del fuorigioco semiautomatico, i casi si sarebbero annullati. Nella “tecnologia semiautomatica del fuorigioco”, l’Uefa riponeva le stesse speranze della Fifa, che l’ha testata nell’ultima Coppa d’Arabia, poi al Mondiale per club ed è pronta a utilizzarla ai Mondiali in Qatar.
“Per il bene del gioco e dell’arbitraggio, l’Uefa vuole sempre utilizzare la migliore tecnologia possibile”, aveva assicurato Rosetti, “nonostante questa tendenza sia simboleggiata dall’introduzione del Var – durante i Mondiali 2018, poi dal febbraio 2019 in Champions League – e non sia ancora unanime. L’obiettivo è quello di stabilire in ogni momento la posizione dei giocatori e del pallone, andando oltre l’occhio umano – e il suo rischio di errore -, grazie a telecamere poste sotto il tetto degli stadi, in grado di “tracciare fino a 29 punti di visione diversi” per giocatore.
Un metodo (secondo la Uefa) quasi infallibile. Ma a distanza di mesi Rosetti sarà ancora d’accordo? “Con il Var stiamo creando danni incredibili”, ha sentenziato Antonio Conte, tecnico del Tottenham, dopo una rete annullata per un fuorigioco (oggettivamente dubbio) fischiato ad Harry Kane in pieno recupero nel match contro lo Sporting Lisbona.
“La palla era davanti a Kane, non capisco come sia stata tirata la linea dell’offside dal Var – ha dichiarato l’allenatore italiano – perché il gol era regolare. È molto difficile commentare questa decisione, il Var sta creando molti danni. Dobbiamo accettare anche se abbiamo subito una grande ingiustizia. Voglio vedere se in un altro stadio, con un altro contesto di pubblico e in un ambiente più caldo l’arbitro e i suoi assistenti avrebbero preso la decisione di annullare un gol del genere. Anche se avremo a disposizione due risultati su tre nel prossimo match non riesco a vedere nulla di positivo da questa serata. Non c’è nulla di onesto in quello è successo oggi. Perché sono stato cacciato? Dopo la decisione di non concedere il gol, tutti sono entrati in campo per protestare ma alla fine il rosso l’hanno mostrato a me perché sono il più popolare. Al momento siamo gli unici che hanno ripetuto un rigore. Ora guardo spesso se il portiere si muove e la maggior parte delle volte lo fa. La società deve farsi sentire, altrimenti è solo l’allenatore che parla. Il cub deve essere forte perché questa situazione crea grossi danni. Ora non sappiamo cosa accadrà la prossima settimana, se usciamo voglio vedere”.
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