Torna il cambio dell’ora e tra sabato 29 e domenica 30 ottobre si dovranno riportare le lancette degli orologi un’ora indietro, ma aumenterà anche il consumo elettrico
Il prossimo weekend, con il ritorno all’ora solare, guadagneremo sicuramente un’ora di sonno nell’immediato, ma saremmo costretti a pagare bollette della luce ancora più alte nel lungo periodo, ecco perché mai come questa volta il dibattito sull’opportunità di lasciare l’ora legale per tutto l’anno è stato acceso.
L’Unione europea, nel 2018, aveva già deciso che ogni nazione avrebbe potuto scegliere se continuare a cambiare orario o mantenere sempre lo stesso. Il principio avrebbe ovviamente più effetto per i paesi del Sud Europa, ma poco per quelli del Nord dove in estate fa giorno prima delle 5 e buio a mezzanotte mentre in inverno le giornate sono comunque cortissime.
Il prossimo weekend torna l’ora solare, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 dovremmo spostare le lancette indietro di 60 minuti, dalle 3:00 alle 2:00. Mai come quest’anno il dibattitto sull’opportunità di restare per qualche mese ancora con l’ora legale ha tenuto banco tra le varie nazioni europee. L’ora legale, infatti, era stata introdotta 56 anni fa proprio per guadagnare quell’ora di luce in più al giorno che permettesse di risparmiare preziosa e costosa, già all’epoca, energia elettrica. La prima volta che il Parlamento Europeo votò sull’abolizione del passaggio, nel 2018, la grande maggioranza si era espresso a favore, poi l’arrivo della pandemia ha congelato qualsiasi decisione che però quest’anno è tornata prepotentemente alla ribalta, visto il costo eccessivo dell’energia elettrica. Le posizioni delle varie nazioni europee sono diverse, la Francia, ad esempio, vorrebbe tenere per sempre l’ora legale e dire addio a quella solare. Chiaramente non sono dello stesso avviso i paesi del nord Europa, come Finlandia e Svezia le cui giornate durante l’estate sono già molto lunghe e l’ora guadagnata quindi non servirebbe né per avere più luce alla sera né per risparmiare sul fronte energetico. L’Italia, che si era espressa al tempo a favore dell’ora legale, ha deciso ancora per un anno di mantenere inalterate le cose, così come la Spagna.
Prolungare l’ora legale di un mese per risparmiare 70 milioni di euro di gas e luce è infatti l’appello lanciato da un gruppo di scienziati italiani al governo. Secondo i calcoli più recenti, grazie all’ora legale, dal 2004 al 2021, gli italiani hanno risparmiato circa 2 miliardi di euro. “Nel 2020 i benefici dell’ora legale hanno determinato un risparmio pari a 400 milioni di kWh, quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie, un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro”, questo lo studio della Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, prendendo in esame il periodo di validità dell’ora legale della scorsa stagione, quindi marzo-ottobre 2021.
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