Il nuovo sovrano, per rafforzare i rapporti con le ex colonie britanniche, si prepara ad affrontare il più grande tour mondiale della famiglia reale
Dall’Australia ai Caraibi, re Carlo III si prepara a compiere il viaggio istituzionale più lungo mai fatto da un membro reale, un tour che per circa due anni lo porterà a visitare le regioni più remote del Commonwealth, un modo per rinverdire i ricordi di un viaggio simile fatto da Elisabetta II insieme a suo marito Filippo d’Edimburgo all’inizio del suo regno.
Quando la regina Elisabetta II è morta nel Castello di Balmoral a Ballater in Scozia, l’8 settembre alle 15.10, la corona è passata immediatamente al figlio maggiore ed erede, l’attuale re Carlo III, come prevede il sistema di monarchia costituzionale del Regno Unito.
Un viaggio lungo due anni
Australia, Nuova Zelanda, Canada e vari paesi dei Caraibi, due continenti da toccare, per un viaggio che dovrebbe durare due anni. Questo il programma previsto per il primo viaggio ufficiale del nuovo re Carlo III, il viaggio ufficiale più lungo nella storia della famiglia Reale inglese. Lo scopo è quello di rafforzare i rapporti con le ex colonie britanniche, quelle nazioni che sono rappresentate dal Commonwealth, dove spirano forti i venti di indipendenza dalla Corona. Il settantaseienne re viaggerà la maggior parte del tempo da solo, ma è previsto che la regina consorte Camilla, lo raggiungerà e lo accompagnerà soltanto in alcune tappe del gigantesco tour.
Un viaggio importante per la Corona
Le forti polemiche che hanno accolto lo scorso marzo il tour caraibico di William e Kate Middleton sono ancora fresche all’interno della famiglia reale, ecco perché questo viaggio assume una grande importanza strategica. La corona britannica ha già perso diversi gioielli caraibici, infatti a cavallo degli anni 70 ben tre nazioni hanno scelto l’indipendenza: la Guyana è diventata Repubblica nel 1970, seguita da Trinidad e Tobago nel 1976 e dalla Dominica nel 1978. Ultime nel novembre 2021, anche le Barbados hanno formalizzato l’addio alla monarchia. Antigua e Barbuda hanno di recente annunciato un referendum che potrebbe portare allo stesso risultato. Insomma Carlo è chiamato a una missione fondamentale per ribadire l’importanza dell’esistenza del Commonwealth. “Devo essere vista per essere creduta” ripeteva sempre la regina Elisabetta che visitò tutti i 52 paesi aderenti al Commonwealth, Carlo deve aver fatto davvero sua questa massima della madre.