Dopo le prime sterili polemiche per aver utilizzato una marca non italiana, la neo presidente del Consiglio si presenta con un’Alfa Romeo alla prima a palazzo Chigi
L’Audi A6 sulla quale l’avevano vista salire per andare via dal Quirinale il giorno del giuramento dal presidente della Repubblica Mattarella, aveva creato qualche imbarazzo a Giorgia Meloni, la solita strumentalizzazione più o meno politica che aveva calcato la mano su una questione che non era dipesa da lei, come poi si sono potuti accertare tutti in seguito.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, dopo aver vinto le ultime elezioni politiche, risultando il partito che aveva ricevuto più voti, lo scorso 22 ottobre 2022 è diventata Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, nonché anche la prima donna a ricoprire tale carica nella storia d’Italia.
Una questione di marchio italiano
Molte volte è successo nella storia della politica italiana di veder creare polemiche anche dove non esistono per mettere a disagio i protagonisti, ma provare a rovinare un giorno storico per l’Italia, l’incarico a Presidente del Consiglio dato per la prima volta ad una donna, ha del paradossale. Giorgia Meloni, uscita vincitrice dalle recenti elezioni politiche, si è presentata al giuramento per l’insediamento del nuovo Governo e per ricevere l’incarico ufficiale al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella, a bordo della Fiat 500L di rappresentanza che solitamente utilizzava per tutti gli spostamenti, soprattutto per tutti quelli dell’ultima campagna elettorale. Dopo aver ricevuto l’incarico il nuovo premier, per andare via dal Colle, è stata costretta a utilizzare la vettura usata fino ai giorni precedenti dall’ultimo presidente del Consiglio in carica, una elegante vettura tedesca, un’Audi A6 grigia. Immediate sono partite le critiche per la scelta esterofila del modello di vettura da utilizzare soprattutto sui social, ma nessuno poteva immaginare che quello era un lascito del governo precedente, frutto quindi di accordi precedenti.
Italian style anche per muoversi
“Giorgia Meloni abbandona il palazzo a bordo di una Audi. Direi che urge un ministero della sovranità automobilistica”, questo il tweet di Selvaggia Lucarelli che aveva fatto notare il particolare della vettura straniera per accompagnare via dal Quirinale la neo eletta Meloni. Post che aveva scatenato tante polemiche sui social, ma che alla luce dei fatti si è rivelato un boomerang per chi l’aveva scritto. Giorgia Meloni invece, quando era già ufficialmente in carica come presidente del Consiglio si è presentata a Palazzo Chigi a bordo di un’altra vettura, stavolta un’Alfa Romeo Giulia. Un’automobile di colore grigio come l’altra, ma con un cuore tutto italiano. Tra l’altro il premier avrebbe tranquillamente tenuto la sua 500L, ma per questioni di assoluta sicurezza è stata costretta a utilizzare una vettura blindata, scegliendo sempre una vettura rigorosamente italiana.