Finalmente è arrivata la buona notizia, alcune categorie di lavoratori infatti, se in possesso di determinati requisiti, possono andare in pensione già a 55 anni
Considerato che, almeno fino al 31 dicembre 2024, il requisito di base per andare in pensione è quello di aver compiuto 67 anni, decidere di uscire dal mondo del lavoro a 55 anni, significherebbe anticipare di ben 12 anni il limite di legge imposto dalla legge Fornero.
Il pensionamento a 55 anni è previsto per i lavoratori precoci che hanno accumulato 41 anni di contributi e hanno iniziato a versarne prima del compimento del 19esimo anno di età. Situazione questa nota con il nome di Quota 41 che resta comunque ad appannaggio esclusivo di precise categorie di persone.
L’unico modo per provare a fare la domanda di prepensionamento arrivati a 55 anni è quella di aver raggiunto Quota 41, ovvero aver versato almeno 41 anni di contributi. Questa possibilità comunque resta valida solo per determinate categorie di lavoratori: tutti quelli che hanno svolto lavori pesanti o notturni, oppure se si ha una disabilità pari o superiore al 74% e i caregiver che assistono da almeno sei mesi un familiare o coniuge con una grave disabilità, tutti gli altri, invece, a prescindere se hanno raggiunto la Quota 41, dovranno attendere i criteri di età minima. Per contro, uscire dal mondo del lavoro a 55 anni con 30 anni di contributi è possibile soltanto miscelando il diritto alla pensione con una condizione di invalidità. Inoltre, questa misura è stata estesa a coloro che hanno iniziato a lavorare all’età di 14 anni e hanno versato i contributi previdenziali. Nel caso delle persone invalide, invece, il periodo di contribuzione richiesto è di soli cinque anni. Capitolo a parte è riservato alle donne lavoratrici arrivate a 55 anni, loro infatti possono richiedere il pensionamento anticipato se hanno versato i contributi per 10 anni e possono dimostrare un’invalidità pensionabile di almeno l’80%.
Per calcolare l’assegno che verrebbe corrisposto al lavoratore che ha la possibilità di andare in pensione a 55 anni, viene applicato il sistema misto e retributivo sulla parte contributiva accantonata prima del 1996 e poi il solo sistema contributivo per il resto degli anni. Provando a calcolare velocemente un possibile assegno, un lavoratore di 55 anni che sceglie di andare in pensione con Quota 41, dopo aver percepito una retribuzione media di 30mila euro all’anno, avrà diritto ad un assegno pensionistico mensile di circa 1.200-1.300 euro netti al mese. Se posticipasse di almeno altri due anni la scelta di abbandonare il mondo del lavoro, entrerebbe automaticamente nel regime di pensione anticipata ordinaria arrivando a percepire un assegno di 1.400 euro netti mensili.
Non c'è niente di più fastidioso di quando sei fuori casa e ti macchi la…
Non chiamateli arretrati e retrogradi. Sono solo sentimentali. Forse un po' all'antica, sì. Certi segni…
Il test da fare: chi pensa di essere un grande osservatore deve scovare l'intruso in…
Il buon cibo è sicuramente uno dei più grandi piaceri della vita. Ecco qual è…
Alessandra Celentano e la perdita grave che ha subito nella sua vita e che l'ha…
Gerry Scotti e la dichiarazione che gela Mediaset ma soprattutto i fan: ecco i dettagli…