La produzione in alcune nazioni si è già ridotta drasticamente e il problema rischia di allargarsi: ecco perché la carta igienica rischia di sparire.
Sanzioni. Una parola che è entrata tristemente fra quelle più utilizzate nel 2022 e che sta condizionando l’economia di molte nazioni.
Non c’è solo l’aumento dei carburanti e delle bollette infatti a mettere in ginocchio le famiglie, ma tutta una serie di batoste che in questa fase stanno creando allarme. Fra prodotti che sono diventati per certi versi inaccessibili, altri che le famiglie possono acquistare di meno rispetto al solito, e rinunce di ogni tipo, arriva un nuovo allarme che riguarda la carta igienica. Avete capito bene, e il motivo, chiarissimo, e fra i tanti da ricondurre agli effetti del conflitto fra la Russia e l’Ucraina. L’allarme, per molti già lanciato qualche mese fa, rischia da novembre di trasformarsi in un blocco totale. Ci sono infatti già nazioni dove la produzione ha subito rallentamenti pesanti, e anche in Italia potrebbe ben presto accadere la stessa cosa.
Carta igienica: ecco quando e perché rischia di sparire
Al centro del problema c’è il divieto di esportazione di legname di betulle, imposto a marzo del 2022 dalla Russia dopo le sanzioni in arrivo da Usa e Ue. Il mercato, già fortemente condizionato dagli incrementi a causa della pandemia, ha subito quindi un’ulteriore impennata dei prezzi. Il tutto si è tradotto in aumenti delle materie prime che sfiorano il 50%, con paesi europei che già risentono della mancanza di approvvigionamento. Se a questo si aggiunge il costo dell’energia per lavorare il prodotto, il quadro che emerge è allarmante. Sono i dati infatti a testimoniarlo. L’Austria ha già chiarito che per novembre potrebbe essere ufficiale un blocco della produzione.
In Germania alcune attività sono state sospese, e anche in Sudamerica, in cui la produzione è alta, scioperi e difficoltà hanno penalizzato il mercato. Non solo carta igienica però. Fra fazzoletti, riviste, fumetti, giornali, tutto il settore rischia di andare in crisi. Le sanzioni si sono tradotte in tagli all’esportazione da parte della Russia, i prezzi per la lavorazioni sono cresciuti, e il mercato rischia di essere totalmente bloccato. Anche quello della carta igienica quindi, che rischia davvero di scarseggiare negli scaffali dei supermercati.