Se mal conservate le patate possono germogliare: ecco come evitare che accada e il trucco per conservarle nel miglior modo possibile
Quante volte vi siete posti la fatidica domanda: ma le patate germogliate si possono mangiare oppure no? Quando acquistiamo i tuberi e li conserviamo in modo poco ortodosso, rischiamo di rovinarle. Quando sulla superficie esterna si formano gli immancabili germogli, è segno che le patate sono state conservate in modo sbagliato. Questo cibo, particolarmente amato dai bambini, contiene la solanina, una sostanza che ha la funzione di difendere l’ortaggio stesso dagli agenti esterni. Se le patate vengono conservate in un luogo che le espone alla luce e all’umidità, rischiano di rovinarsi.
Quando diventano verdi o germogliano, la concentrazione di solanina è aumentata. Sulla possibilità di mangiare le patate che sono germogliate ci si divide. La solanina fa parte della famiglia degli alcaolidi che nei tuberi si concentrano generalmente sulle foglie e a livello della buccia. Gli alcaolidi sono molto diffusi (come la nicotina contenuta nelle foglie di tabacco, le metilxantine presenti nel caffè, nel tè e nel cacao e la papaverina del papavero) e assunti in piccole quantità possono addirittura risultare benefici per la salute, perché hanno azione antibiotica e perché aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e la glicemia. Se però vengono consumati in eccesso possono risultare tossici.
Chiaramente se si eccede con il consumo di patate germogliate, aumenta anche il numero di alcaolidi e la salute ne può risentire. Ma oltre all’aspetto salutare, c’è anche un altro fenomeno da non sottovalutare: le patate germogliate hanno un sapore decisamente amaro. Come evitare quindi che germoglino? Di trucchi on line se ne trovano tanti, ma uno sembra essere il più utilizzato e si tramanda di generazione in generazione in ogni famiglia.
Per evitare che si formino i germogli basta seguire due semplici suggerimenti: innanzitutto togliere i tuberi dal sacco di rete con cui generalmente vengono vendute e conservarle nei sacchetti di cartone. Quelli che solitamente vengono utilizzati per il pane. In questo modo si evita di far entrare l’umidità che porta a germogliare. Il secondo trucco è di tenerle in un luogo fresco, senza la luce diretta: conservarle in una dispensa a bassa temperatura (le cantine di una volta) sarebbe il massimo. Se non si ha a disposizione una cantina, allora si può tenere il sacco di carta in frigo. Ma mai nei ripiani alti o troppo vicini alla parete finale (e più fredda) del frigorifero. Il massimo sarebbe conservarle in uno dei cassetti della frutta. Provate per credere.
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