Non è solo per una questione di umanità e buon senso, ma anche perché è un illecito amministrativo che presto potrebbe diventare reato penale
Dall’entrata in vigore della Legge n. 120/2010, risalente ormai a qualche anno fa, che tra le altre cose ha imposto il soccorso agli animali feriti, molti automobilisti continuano a porsi vari interrogativi sulle modalità d’intervento e sulle conseguenze in caso di omissione di soccorso.
Alcune recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno ribadito che la mancata assistenza a un animale in difficoltà o rimasto ferito a causa di un incidente stradale può essere indentificato come vero e proprio maltrattamento, senza distinzione tra animali domestici e animali selvatici.
Forse e per fortuna non sarà capitato a tutti di rimanere coinvolti in un incidente stradale con un animale, ma è più frequente di quello che pensiamo e più volte purtroppo ci è capitato di vedere un animale sul ciglio della strada rimasto vittima di un investimento. Ma forse non tutti sanno che, nell’eventualità di investire malauguratamente un animale, domestico o selvatico che sia non fa assolutamente la differenza, siamo tenuti a fermarci e provare a prestare soccorso al malcapitato animale. Un dovere morale e di umanità da parte dell’automobilista, equiparato da questo punto di vista all’incidente che vede coinvolte delle persone. Restano però molti dubbi tra gli automobilisti che continuano a porsi alcuni interrogativi sulle modalità d’intervento, soprattutto dopo l’entrata in vigore, risalente ormai a qualche anno fa, di una legge apposita, che tra le altre cose ha imposto il soccorso agli animali feriti.
Come detto chiunque investa un animale ha l’obbligo di fermarsi e prestargli soccorso, intanto per un dovere civico, poi per una forma di rispetto verso l’animale e infine perché si va incontro a delle sanzione che ricordiamo, in caso di mancato soccorso, possono arrivare, nell’ipotesi in cui a seguito dell’omissione di soccorso sopravvenga il decesso dell’animale, a configurarsi come reato di cui all’articolo 544 bis del Codice Penale: “Uccisione di animali” che prevede la pena della reclusione da quattro mesi a due anni”. Quindi, se si investe un animale o si è coinvolti comunque nell’evento la raccomandazione è quella di accertarsi delle condizioni dell’animale e attivare immediatamente l’intervento di soccorso. In assenza di un numero dedicato al soccorso animali è possibile contattare la Polizia Locale o il servizio veterinario ASL competente per territorio che ha l’obbligo di reperibilità anche notturna e festiva. Si possono comunque contattare anche i Carabinieri e la Polizia di Stato. In conclusione è bene ricordare che l’omissione di soccorso ad animali oggi non costituisce reato (così come non costituiscono reato le lesioni colpose ad animali), ma un illecito amministrativo punito dall’articolo 189 comma 9 bis del codice della strada che può costare davvero caro, con la sanzione che va da un minimo di 413,00 euro a un massimo di 1.658,00 euro.
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