Ci sono alimenti che anche dopo la data consigliata di scadenza possono essere consumati: ecco i 10 cibi che puoi mangiare senza alcun rischio.
Una indicazione chiara, non rischiosa, approvata addirittura da un famoso sito britannico che vende prodotti scaduti a basso prezzo per evitare sprechi. Ci sono infatti alimenti che possono essere consumati anche dopo la data indicata sulla confezione.
Non si tratta del mondo migliore per sedersi a tavola e prendersi cura della propria alimentazione, ma in molti casi le cifre segnalate sull’etichetta non indicano per forza che gli alimenti siano scaduti o nocivi per la salute. Ci sono infatti almeno 10 prodotti che possono essere consumati anche alcuni giorni dopo la naturale scadenza indicata, ma è necessario, prima di stilare la lista, chiarire alcuni aspetti da non sottovalutare.
Il primo è che la maggior parte dei prodotti non sono proprio fra i più salutari, il secondo viene da sé, perché consumarli spesso di certo non è consigliabile. Ecco quindi la lista di quegli alimenti che si trovano comunemente negli scaffali dei supermercati e nei mobili di casa che possono essere messi in tavola anche dopo la data impressa sulla confezione.
Vi avevamo anticipato che molti alimenti non sono fra i più salutari ed ecco quindi che fra quelli possibili da mangiare anche oltre la scadenza ci sono le patatine. Il grosso quantitativo di sale favorisce infatti la conservazione anche 3 settimane dopo la data indicata, e non ci sono rischi se non quelli legati all’assunzione di un prodotto non proprio indicatissimo per una corretta alimentazione. Stesso discorso vale per latte e uova. Se conservate nel migliore dei modi, mantenendole fresche, le uova possono essere mangiate anche dopo 2 settimane. Il latte è invece un alimento pastorizzato. Se chiuso non comporta rischi. Una volta aperto invece può diventare nocivo e va eliminato.
Fra i prodotti che possono essere consumati anche dopo qualche mese dalla scadenza ci sono pasta secca e biscotti. Entrambi vanno custoditi in contenitori ermetici, ma non esistono controindicazioni nel mangiarli dopo la data indicata nelle confezioni. Stesso discorso vale per il pane. In questo caso però la formazione di muffe può renderlo non commestibile. Il consiglio, anche per evitare i rischi, è di congelarlo, e per le scatolette chiuse, se messe al fresco, vale lo stesso discorso e la data resta indicativa. Per quel che riguarda miele e marmellate la differenza la fa l’elevato contenuto di zucchero che favorisce la conservazione e non genera rischi.
Discorso inverso invece per la carne. Andare oltre le 48 ore dalla scadenza è un azzardo, ma ad ogni modo si corrono pesanti rischi ogni volta che si interrompe la catena del freddo. Il consiglio è di valutare colore e odore, e lo stesso vale per il formaggio, altro alimento da conservare bene anche quando la data della scadenza non è stata raggiunta. Per il resto il consiglio è sempre uno. Controllare le etichette è il modo migliore per valutare lo stato di un cibo. Se è scaduto da poco analizzatelo per bene, non sempre sprecarlo o buttarlo è la cosa giusta.
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