Tutti li consumiamo, tutti li amiamo, ma da oggi in poi bisognerà prestare la massima attenzione a questi cibi. Ecco perchè…
Tutti amiamo patatine, biscotti e prodotti che consumiamo con regolarità. Le nostre dispense sono piene di alcuni cibi particolarmente amati dalle famiglie italiane. Ma, alla luce delle ultime valutazioni sanitarie, bisognerà prestare la massima attenzione: soprattutto se questi prodotti venissero consumati dai più piccoli. C’è infatti chi ha deciso di combinarla grossa e di utilizzare questi prodotti in modo illecito.
Un’analisi condotta dall’Istituto Superiore di Sanità e coadiuvata dal Dipartimento politiche antidroga, ha infatti fatto scattare un allarme da non sottovalutare. Si tratta di un “Allerta di Grado 1”. Molti prodotti, tra i più consumati dalle famiglie italiane (ma in generale, amati da tutto il Mondo) sono stati infatti contaminati. Si tratta, come specificato, di prodotti di largo consumo: particolarmente amati dalle famiglie e consumati dai bambini. Ecco perchè l’attenzione deve essere molto elevata.
Secondo l’analisi effettuata dagli istituti sanitari, alcuni cibi, tra cui biscotti, patatine e cereali, sarebbero stati realizzati a base di thc, uno dei principi attivi della cannabis e venduti in confezioni identiche a quelle originali e presenti sul commercio. L’Aifa ha comunicato alle Regioni il problema, avvisando anche il Ministero della Salute e i referenti regionali per le tossicodipendenze. Trattandosi di prodotti particolarmente consumati dai ragazzi, è stata chiesta un’attenzione particolare. Per evitare l’insorgere di problemi ai più giovani. “Si segnala il potenziale pericolo per consumatori ignari, anche bambini, che potrebbero assumere tali alimenti, del tutto identici ad altri legali presenti in commercio”, scrive l’Istituto.
L’allarme in Italia
L’allarme è scattato a Bolzano, dopo che all’interno di un’abitazione sono stati ritrovati decine e decine di confezioni contenenti patatine, biscotti al cioccolato e cereali al thc. L’Iss ha allertato le istituzioni. “Destano particolare preoccupazione le esposizioni pediatriche a questi prodotti. I bambini possono soffrire di eventi avversi gravi e prolungati dopo l’ingestione di thc. In alcuni casi tali prodotti sono già stati collegati a gravi intossicazioni non letali in Europa. Prodotti del genere sono stati infatti segnalati in Irlanda, Svezia, Regno Unito e anche fuori dall’Europa, esattamente in Stati Uniti e Canada”.